Recensione di Stefano Panunzi

“ Assumere un atteggiamento critico e consapevole nei confronti dei numeri che recepiamo
passivamente … è questa l’unica arma che abbiamo per smascherarne la fasulla neutralità”
L’immagine che Mezza fa crescere nel lettore, come reazione alle convulsioni della sua narrazione, è lo scarto e la drammatica incomunicabilità tra chi lavora veramente agli algoritmi e chi invece, nell’assoluta ignoranza, ne mistifica la potenza di calcolo per nascondere rozze manipolazioni di dati che nulla hanno a che vedere con l’intelligenza artificiale, ma piuttosto con pulsioni disumane. Diabolica commedia o drammatica divergenza tra l’eterna dittatura dei fake-data e l’innocenza degli apprendisti stregoni ? Se non ora quando, ma forse è già troppo tardi, la politica di ogni segno e grado sarebbe dovuta tornare a studiare veramente, anche soltanto per continuare a fare decentemente la maschera di se stessa. Nulla di nuovo, ma ormai non c’è più posto sul palcoscenico.

Stefano Panunzi